martedì 9 dicembre 2014

Lessico sturziano - ciclo di convegni in Friuli Venezia Giulia








 
Il lessico sturziano presenta la vita ed il pensiero di Luigi Sturzo rileggendo e valorizzando i termini con cui lui si esprime, nella volontà di cogliere il senso autentico della sua riflessione e lasciando così che Sturzo spieghi Sturzo. Tutti gli autori del "Lessico", oltre cento docenti delle università statali, pontificie, centri di ricerca italiani ed esteri di matrice ideologica e politica diversa, hanno avuto come obiettivo il superamento di quelle condizioni che hanno ostacolato ed ancora oggi ostacolano la diffusione del patrimonio intellettuale sturziano in quanto le ideologie hanno declinato questo patrimonio a seconda della propria lettura provocando difficoltà di dialogo, di confronto e di studio. Con questa iniziativa culturale viene dimostrato che partendo dal metodo e dalla visione sturziana della realtà è possibile un dialogo ed una sintesi per una nuova progettualità sociale. Questo sforzo, attraverso più di 200 lemmi elaborati, offre un valido strumento per la ricerca futura e rappresenta l’occasione per accorgersi della ricchezza del suo pensiero che affonda nelle ragioni profonde dell’essere.
Gli organizzatori sono il Centro Internazionale Studi Luigi Sturzo di Udine come capofila in partenariato con il Comune di San Daniele e con la CISL di Udine in collaborazione con l’Istituto Superiore di Scienze Religiose mons. Alfredo Battisti di Udine ed il contributo finanziario della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

Il programma ha il patrocinio dell’Arcidiocesi di Udine, dell’Arcidiocesi di Gorizia, dell’Università degli studi di Udine, della Fondazione CRUP e l’adesione di numerose Associazioni cattoliche e laiche. L’obiettivo è attingere dal ricco patrimonio ideale e dalla stimolante visione antropologica e sociale di Luigi Sturzo per affrontare con rinnovata speranza, fiducia ed energia i nodi che sta vivendo la nostra società.
Il ciclo di 12 convegni che si terranno a Udine, San Daniele del Friuli, Gorizia e Trieste ha come titolo generale "Dal Lessico sturziano il metodo, gli ideali, le idee di Luigi Sturzo per la nostra società". Si affronteranno problemi di oggi che trovano nel Lessico la riflessione ancora attuale di Sturzo.

Il ragionamento di Sturzo quando si domanda in che cosa consista il "bene comune" muove da una considerazione di fondo: ogni impegno in termini di operatività sociale e politica, per essere significativo deve essere la risultante di un preciso orientamento etico, altrimenti si cade nella sterilità dell’agire politico e nella burocratizzazione delle strutture sociopolitiche. La prospettiva trascendentale è per lui fondante per il bene comune: Dio è il principio ed il fine di tutto.
Il primo convegno si terrà il 9 dicembre alle ore 17,30 in Sala Scrosoppi, viale Ungheria, 22 a Udine ed avrà come titolo "Dalla morte di Dio al ritorno di Dio. La religiosità e la sua dimensione politica". In un momento in cui la sfera pubblica post-secolare è chiamata ad un nuovo apprendimento della sfera religiosa, guardare a Sturzo come esempio possibile e fecondo fra fatto secolare e fatto religioso, diventa occasione di dialogo e di sintesi. Egli con i suoi scritti ci offre la possibilità di rielaborare in senso cristiano la visione di una comunità di uomini politicamente organizzata. E’ questo il senso dell’apertura e della laicità dell’idea sturziana della politica e al contempo della ricchezza e della rilevanza pubblica della religione per il fatto secolare. Politica e religione sono per Sturzo due sfere autonome ed allo stesso tempo in continua tensione

dialettica. Questo tema lo ha trattato nel volume "Chiesa e Stato" e nelle sue pagine possiamo leggere anticipazioni riprese dal Concilio Vaticano II nella la Gaudium et Spes.

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